Nel dicembre 2011 il presidente della
repubblica Giorgo Napolitano aveva affidato il compito di operare il
salvataggio dell’Italia a rischio "default" finanziario ad un governo
tecnico. Gli obiettivi del governo tecnico guidato da Mario Monti erano quelli di
mettere a posto i conti dello stato come richiesto dall’Europa, riacquistare la
fiducia dei mercati finanziari in merito alla tenuta del paese e cercare di far
ripartire la stagnante economia.
Dopo un anno di lavoro a dicembre 2012 il
governo tecnico di Mario Monti ha terminato il suo mandato e con anticipo
forzato si è dimesso.
Mi permetto da cittadino italiano di fare un
consuntivo:
Il governo Monti ha conseguito a livello
internazionale degli ottimi risultati. l’Italia ha riacquistato il suo ruolo di
paese fondatore in Europa e si è delineata come protagonista attiva nelle
vicende comunitarie. Il nostro paese è oggi più rispettato e partecipa
attivamente alla costruzione di un’Europa più forte e unita.
L’Italia ha evitato di precipitare nel baratro
di bancarotta finanziaria a prezzo di grandi sacrifici pagati in modo molto
pesante dai ceti meno abbienti del paese. Un esempio, la tassa sulla casa IMU
che colpisce indistintamente dal reddito le persone proprietarie di un
immobile.
Monti aveva promesso che le manovre
finanziarie sarebbero state emanate all’insegna di «Efficienza, Equità e
Sviluppo». L’Equità non c’è stata, era meglio non prometterla affatto! In
Italia l’equità è un miraggio, applicabile in un paese normale, non nell’Italia
d’oggi.
Lo Sviluppo, non si è, né si poteva verificare
in così breve tempo. La scure del risparmio pubblico e dell’aumento delle tasse
ha innescato una forte recessione. Si prevede un lento recupero nei prossimi
anni.
Mario Monti con la sua opera di governo ha fatto
quello che poteva, ha evitato una catastrofe finanziaria ed indicato una strada
da seguire. Era un’illusione aspettarsi un’operazione indolore in un paese in
forte stagnazione economica, che spende 75 miliardi di Euro d’interessi annuali
per il debito pubblico.
Un grande merito di Mario Monti è quello di
avere governato all’insegna della verità e dell’onestà e così facendo di aver
smascherato gli illusionisti ed i bugiardi della politica. Uno su tutti, quello
che scende in campo per farsi gli affari suoi!
La menzogna politica è un metodo molto diffuso
per ottenere il consenso di un popolo sprovveduto, superficiale ed a volte
anche oppresso dal bisogno.
« La menzogna politica
moderna ha effetti di destabilizzazione e disorientamento collettivo.
..attraverso
un’ immagine non si mira semplicemente a migliorare la realtà, ma ad offrire un
completo sostituto di essa.
Il fatto che
gli ingannatori grazie al potere di amplificazione delle menzogne dato dalle
moderne tecniche di comunicazione, possano oggi cadere più facilmente vittime
delle proprie falsità, rende estremamente pericoloso il ricorso alla menzogna
politica, poiché l’ ingannatore che inganna se stesso perde ogni contatto non
solo con il proprio pubblico, ma con il mondo reale.
Dal che si
potrebbe concludere che più un bugiardo ha successo, più gente riesce a
convincere, più e’ probabile che finirà anche lui ha credere alle proprie
menzogne ».
Hannah Arendt La menzogna politica
Hannah Arendt La menzogna politica
Mario Monti ha messo gli italiani di fronte ai
problemi del paese ed ha detto loro la verità sullo stato del paziente. Ha
fatto loro capire che per guarire non sono più sufficienti le ricette di destra
o di sinistra dei partiti politici ma quello che serve è innovazione, lavoro,
senso civico ed onestà, a tutti i livelli dalle istituzioni fino al semplice
cittadino. È necessaria una rivoluzione culturale per far ripartire il paese,
ingessato nelle sue strutture arcaiche, e fare in modo che l’Italia divenga un
paese normale e moderno.
Sandro