Lunedì 3 agosto è stato inaugurato a Genova il nuovo viadotto autostradale che ha sostituito il Ponte Morandi. Il nuovo ponte, progettato dall’architetto Renzo Piano, si chiama “Genova San Giorgio” ed è stato aperto al traffico il 5 agosto. L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del capo del governo Giuseppe Conte, del presidente della regione Giovanni Toti, del sindaco di Genova Marco Bucci e del progettista architetto Renzo Piano.
Per il premier Giuseppe Conte il ponte è “frutto del lavoro e del genio italico”, realizzato nel rispetto delle regole ed a tempo di record. La struttura ha ricevuto la benedizione dell’arcivescovo di Genova, monsignor Marco Tasca, che ha invocato la Madonna della Guardia, il cui santuario domina il ponte, ed a cui il vescovo ha affidato questa nuova struttura.
Anche in vecchio ponte Morandi era il “frutto del lavoro e del genio italico” ed era stato inaugurato nel 1967 dal presidente della repubblica Giuseppe Saragat con la benedizione dell‘allora vescovo di Genova. Purtroppo il 14 agosto del 2018 il ponte è crollato causando la morte di 43 persone. Non è stato un evento imprevedibile e causale bensì il “frutto dell’incuria e della scelleratezza italica”.
La cerimonia d’inaugurazione del nuovo ponte San Giorgio nelle intenzioni degli organizzatori doveva essere sobria, nel rispetto delle persone che avevano perso la vita nel crollo del vecchio ponte Morandi. Lo è stata solo in parte! Non si è riusciti a fare a meno dei rappresentanti della politica, sempre presenti nelle inaugurazioni, ma assenti nei compiti di gestione e di controllo delle infrastrutture del paese e nella tutela della vita dei cittadini. Sempre emozionante il passaggio della Frecce Tricolori, ma se ne poteva fare a meno, più profonde e presenti erano le emozioni che agitavano l’anima ed i sentimenti di tutti quelli che nella tragedia del 14 agosto 2018 avevano perso i loro cari.
A testimonianza un intervista del quotidiano La Nazione
In definitiva sarebbe stato più decoroso non mettere in risalto ancora una volta quella che è stata una vergogna nazionale.
Sandro
05.08.2020
No comments:
Post a Comment