Sunday, January 30, 2011

Il peccato originale


La religione della Chiesa cattolica non è una guida ed un sostegno per coloro che oggi pensano liberamente e razionalmente, essa spesso genera confusione, dubbi e delusioni. L’insegnamento della dottrina cattolica contrasta con l’anima razionale e spesso chiude la porta allo svilupparsi di un’anima spirituale. Questa triste constatazione è suffragata dallo smarrimento e dall’allontanarsi dalla Chiesa da parte di tante persone. Vorremmo che non fosse cosi, ma non c’è motivo di preoccuparsi: Gesù non ha mai detto che per entrare nel regno di Dio bisogna appartenere ad una Chiesa.

Tutto il creato è in evoluzione e con esso il mondo. L’uomo dal momento della sua comparsa sulla terra 160.000 anni fa si è evoluto e questo processo continua anche se il percorso è difficile, la crescita richiede sacrificio e spesso viene pagata con il dolore. Gli uomini per migliorare devono combattere e lottare. La Chiesa cattolica sembra non avere compreso la logica dell’evoluzione, ma da sempre ed ancora oggi ha una concezione statica e conservatrice del creato e delle sue creature.

La Chiesa cattolica non è al passo con i tempi. La sua dottrina ed i suoi dogmi vengono oggi messi in discussione e sottoposti ad un attento esame critico. Tra i tanti dogmi della chiesa il Peccato originale è considerato inaccettabile ed è negato fermamente dai teologi neomodernisti.

L’espressione “peccato originale” non si trova nella Bibbia, il dogma è stato ereditato dalla Chiesa dall’insegnamento di Sant’Agostino il quale nel IV secolo sostiene che: “ogni essere umano viene al mondo con il Peccato originale e che tutta l’umanità, col peccato di Adamo, si è trasformata in una “massa dannata” . L’uomo da solo non può liberarsi dal peccato, ma è necessaria l’iniziativa divina, cioè la Grazia”.

Per la Chiesa di Roma del XXI secolo, le parole di papa Benedetto XVI affermano che il Peccato originale è "di un'evidenza schiacciante". Ne ha parlato tre volte in otto giorni a dicembre 2008. Senza di esso, ha detto, la redenzione cristiana "perderebbe il suo fondamento".
All'Angelus dell'Immacolata lunedì 8 dicembre papa Joseph Ratzinger si è così espresso: "Il mistero dell’Immacolata Concezione di Maria, che oggi solennemente celebriamo, ci ricorda due verità fondamentali della nostra fede: il Peccato originale innanzitutto, e poi la vittoria su di esso della grazia di Cristo, vittoria che risplende in modo sublime in Maria Santissima”.
(http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/212913)

Io non posso accettare il dogma del Peccato originale che ritengo un’invenzione della teologia cattolica, che contrasta con la mia logica, i miei valori e la mia morale.
Un bambino non nasce né dal peccato né con il peccato, nel bambino c’è innocenza, gioia, amore, vita. Perché dei genitori devono pensare di avere messo al mondo una creatura affetta dal peccato? L’uomo è stato creato a immagine e somiglianza di Dio, come si può sostenere che la nascita di una nuova vita porti con se il peccato?
Gli uomini, unici esseri al mondo dotati di libero arbitrio, possono scegliere il male, cadere nel peccato e rendersi colpevoli. Questa è la legge; il peccato presuppone la volontà di fare del male, la libera scelta. Gli uomini non sono una “massa dannata” a priori a causa del peccato di un Adamo che nessuno ha mai visto e conosciuto, questo è insostenibile!

Gli uomini non combattono contro un presunto Peccato originale, anche perché non servirebbe a niente, infatti la Chiesa dice che senza la Grazia gli uomini non possono salvarsi e la Grazia viene solo da Dio. Contro cosa devono allora combattere gli uomini? Contro il loro disordine interiore, contro il loro egoismo, contro le ingiustizie, contro le tentazioni, contro l’ignoranza e le false teorie, devono combattere forti della loro libertà facendosi guidare dall’amore e dalla verità per creare ordine nel disordine per utilizzare le loro energie al servizio del bene, per essere veri uomini. Non è forse questo il messaggio di Gesù?

Non esiste quindi il Peccato originale, esiste invece l’uomo e la sua anima che all’inizio è disordinata e deve essere educata, che è istintiva e deve diventare razionale, che è egoista e deve imparare ad amare, che è libertà e può impegnarsi e lavorare per acquisire quegli attributi che fanno dell’uomo un anima nobile e spirituale.


Autore: Sandro