Tuesday, November 22, 2011

Silvio Berlusconi - fine dello spettacolo

All’inizio di novembre 2011 il governo guidato da Silvio Berlusconi, in una situazione di grave crisi finanziaria e sotto la spinta di forze interne ed esterne al paese, si è dovuto dimettere. Il presidente del consiglio Berlusconi, discreditato in ambito europeo, non era più in grado con il suo governo di affrontare l’emergenza. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, di fronte alla grave crisi ha affidato la guida del paese ad un nuovo governo tecnico, guidato da Mario Monti.


Il ciclo di Silvio Berlusconi al potere è durato 9 anni e si chiude lasciando il paese in una situazione di grave crisi economica, politica e morale. La società italiana è polarizzata e spaccata. Corresponsabile allo sfascio è il partito Lega Nord di Umberto Bossi, che pur partecipando al governo non ha mai perso occasione di attaccare la bandiera e l’unità dello Stato.


Se si guarda oggi al panorama del paese, si ha l’impressione di trovarsi davanti ad un cimitero devastato e profanato.


Su una lapide è scritto:

qui giace il senso dello stato

E poi su altre lapidi si legge:

qui giace l’unità dello stato

qui giacciono le istituzioni

qui giace la coesione della società

qui giace il senso del dovere,

qui giace il senso della decenza,

qui giace la buona educazione

qui giace la cultura

qui giace la morale

qui giace il merito


Gli italiani non hanno mai avuto il senso dello stato e non sono mai stati capaci di subordinare i loro interessi particolari a quelli del paese. Silvio Berlusconi ha legittimato con la sua politica ed il suo comportamento, la mancanza di senso dello stato, la corruzione ed il malcostume. La dottrina Berlusconi ha fatto leva sui difetti degli italiani, e con l’aiuto dei suoi giornali e della televisione ha fatto credere loro che i difetti fossero qualità ed ha accentuato in modo drammatico il declino del paese. Silvio Berlusconi ha trasformato tutto in spettacolo facendo intenzionalmente perdere alla gente il senso delle cose, dei valori e della realtà.

Purtroppo la classe politica creata da Berlusconi e che da lui dipende, rimane anche dopo le sue dimissioni come una nefasta eredità per il paese.


Ora che il triste spettacolo si è terminato ed il mal governo di Silvio Berlusconi è stato spazzato via, il paese si ritrova scoraggiato e confuso, ha difficoltà a ripartire e sperare nel futuro. Tuttavia il paese ha sempre dimostrato d’essere forte nei momenti di grande crisi e nella sua storia ne ha dovuti superare parecchi.


Concludo con un proverbio inglese:

Mai è così buio come prima che spunti l’alba.


Sandro

Thursday, November 10, 2011

DEUM e DEUS


Nel capitolo “Che cosa si può conoscere di Dio mediante la ragione” del libro “Io e Dio” di Vito Mancuso si sostiene come dimostrabile l’esistenza dell’Assoluto visto come:


« una potenza neutra dell’essere-energia dentro la quale tutti siamo venuti all’esistenza, verso la quale tutti camminiamo e nella quale tutti con la morte saremo assorbiti. Siamo emersi dall’essere-energia come da una sorgente e in questa stessa sorgente, alla fine pensabile come porto, ritorneremo quando la nostra libertà non esisterà piu ».


Leggendo il brano mi sono ricordato che molti anni fa, a Bangalore in India, ho incontrato un medico il Dott. Cardoza. Parlando di religione egli espresse un pensiero che mi è rimasto impresso nella mente:


« L’immagine dell’onda del mare che s’infrange, gli spruzzi d’acqua, le goccioline dello spray marino quali particelle infinitesime del tutto che durano un istante per poi ricongiungersi al tutto-uno, il mare. Esse rappresentano l’esistenza, la vita fugace dell’essere umano quale espressione dell’uno ed il suo ritorno al tutto ».


Anche Raimon Panikkar usava l’immagine della goccia d’acqua e del mare:


« Noi ora siamo una goccia d’acqua che si è distaccata dal mare e che è destinata a tornare al mare, a essere mare ».


Vito Mancuso sostiene che la ragione arriva ad accettare come evidente l’esistenza di un Principio Universale visto come Assoluto, Tutto, Uno e che se con questo s’intende Dio, allora questo Dio esiste e si arriva a Dio = DEUM. Ma se con Dio s’intende il Dio personale, il Dio biblico, l’“Essere Perfettissimo Creatore e Signore del cielo e della terra” a cui Gesù si rivolgeva chiamandolo Padre, allora si arriva a Dio = DEUS che può esistere, ma la sua esistenza, razionalmente con la ragione, non è dimostrabile.


Esiste quindi un Dio delle forze universali il Deum, la ragione nei limiti del tempo e dello spazio lo può conoscere. L’esistenza di un Dio personale il Deus, come personalità divina trascendente, non può essere provata con la ragione; oltre i limiti del tempo e dello spazio, il ponte può essere gettato solo dalla fede.


Sandro


Riferimento:

“Io e Dio” di Vito Mancuso

Edizione Garzanti 2011