Monday, December 26, 2016

BARUCH SPINOZA

La filosofia di Spinoza (1632–1677) sostiene l’identificazione di carattere panteistico di Dio e natura e la concezione di Dio come ordine geometrico del mondo.
«Tutto ciò che è, è in Dio, e senza Dio nessuna cosa può essere concepita» (Etica, I, 15)

Il concetto fondamentale da cui parte Spinoza per dedurre tutto il sistema del sapere metafisico è quello della sostanza. Spinoza definisce la sostanza come «ciò che è in sé e per sé si concepisce, ossia come ciò il cui concetto non ha bisogno del concetto di un’altra cosa da cui essere formato» (Etica, I def. III). Da questa definizione di sostanza Spinoza deriva una serie di proprietà che la caratterizzano: La sostanza è increata, eterna, infinita, unica. Ne conclude che questa sostanza non può essere che Dio o l‘Assoluto.

Il pensiero di Spinoza si differenzia nettamente da gran parte della metafisica occidentale, e in particolare dal filone ebraico-cristiano, in quanto ritiene che Dio e mondo non costituiscano due enti separati, ma uno stesso ente, poiché Dio non è fuori dal mondo, ma nel mondo, e costituisce con esso, quell’unica realtà globale che è la Natura. („Deus sive natura“ dice Spinoza: Dio, ovvero la Natura). Spinoza perviene a questo principio fondamentale del suo pensiero partendo dal fatto che la sostanza è unica, ed essa è come una circonferenza infinita che ha tutto dentro di sé e nulla fuori di sé, per cui le cose del mondo sono per forza o la Sostanza o la manifestazione in atto di tale sostanza.

Tracce di questi concetti si ritrovano nel vangelo gnostico di Tommaso:

Io sono la luce che sovrasta tutti loro,
io sono il tutto, il tutto promanò da me
e il tutto giunge fino a me,
spaccate il legno e io sono lì dentro,
solleva la pietra e li mi troverai.


La Natura di Spinoza è natura naturante l’infinita sostanza, cioè Dio in quanto causa libera, mentre natura naturata è l’espressione di tutti i modi degli attributi di Dio, cioè il complesso degli esseri in cui si esprime l’infinita sostanza.

La forma religiosa di panteismo misticizzante di Spinoza influenza il Romanticismo del XVIII secolo, è condivisa da Goethe, fa anche presa sui poeti. W.Wordsworth è affascinato dal panteismo di Spinoza, ne recano traccia i famosi versi tratti dalla sua lirica Tintern Abbey.

Perché ho imparato a guardare la natura …
… sentendo più volte la tranquilla e triste musica
dell’umanità …
 – E ho sentito
una presenza che mi disturba con la gioia
di pensieri elevati; un senso sublime
di qualcosa infuso molto più in profondità,
la cui dimora è la luce al tramonto del sole,
e l’oceano rotondo e l’aria vivente,
e il cielo blu, e nella mente dell’uomo:
un moto e uno spirito, che sospinge
tutte gli esseri pensanti, tutti gli oggetti di tutti
i pensieri, e rotola attraverso tutte le cose.


Il Dio-Natura di Spinoza è infine l’ordine geometrico dell’universo, cioè il Sistema e la Struttura globale delle leggi e delle relazioni necessarie fra le cose. In altre parole la logica dell’universo. Questo concetto è presente nella teologia moderna. Vito Mancuso l’identifica con “Il principio ordinatore” riportato nelle sue opere.

Breve sintesi a cura di:
Sandro B.