Saturday, May 5, 2012

La Carità Cristiana


Nella famosa descrizione della carità nel capitolo tredicesimo della Prima lettera ai Corinzi (I Corinzi 13, 1-13) Paolo da Tarso evidenzia la superiorità, le opere e la perennità della Carità Cristiana.

Il brano descrive l’amore che Paolo credeva che i cristiani riflettessero negli altri, dopo aver conosciuto l’amore di Gesù Cristo per loro. In effetti le parole del brano indicano il tratto caratteristico di una specifica persona Gesù Cristo.

Il testo della Bibbia di Gerusalemme in italiano riporta per tutto il brano la parola Carità intendendo una carità fraterna (agape) che è amore di  dilezione che vuole il bene altrui (Carità = Amore per il prossimo).

Una chiave di lettura del testo originale è quella di evidenziare due parti, ognuna delle quali viene presentata come un inno. L’inno all’amore e l’Inno alla carità.


Inno all’amore  (1 Corinzi 13,1-8)

Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli,
ma non avessi l'amore, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.

E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi l'amore, non sarei nulla.

E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi l'amore, niente mi gioverebbe.

L'amore è paziente,è benigno l'amore; non è invidioso l'amore, non si vanta, non si gonfia,
non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità.

Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.

L'amore non avrà mai fine.

Inno alla Carità (1 Corinzi 13,8-13)

La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà.

La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che é imperfetto scomparirà.

Quand’ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, diventato uomo, ciò che era da bambino l’ho abbandonato.

Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch’io sono conosciuto.

Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità!


L’etica di Gesù è un’etica che tende alla perfezione perché ci chiede di amare senza riserve. L’amore che la gente aveva visto in Cristo abbracciava tutti, compresi i peccatori, gli emarginati e perfino i nemici.

L’Inno all’amore e l’Inno alla carità sono nella sostanza due preghiere che il cristiano non recita da solo, ma assieme a Gesù.


Sandro