Thursday, September 19, 2013

Parbuckling Italia



Nel naufragio della nave Costa Concordia, avvenuto il 13 gennaio 2012 davanti all’Isola del Giglio, e nel suo recupero iniziato con l’operazione di “parbuckling” 16 settembre 2013, una grande regia nascosta ha voluto rappresentare in senso metaforico certi aspetti della storia del bel paese, l’Italia.


 La Costa Concordia era una bella nave da crociera, lunga 300 metri e della stazza di 114mila tonnellate. La nave era partita da Civitavecchia il 13 gennaio 2012 con rotta Savona, tutto procedeva bene fino alle ore 21:42 quando, dopo un tentativo di “inchino” all’isola del Giglio, il comandante ha fatto avvicinare la nave fino a 150 m dalla costa andando a urtare contro uno scoglio che ha squarciato lo scafo.

Il dramma del naufragio è iniziato con il caos e le bugie, il comandante ha negato che ci fosse pericolo ed ha annunciato ai passeggeri che tutto era sotto controllo. L’emergenza a bordo della nave è stata gestita malissimo. La nave non ha lanciato subito l’SOS. I passeggeri hanno ricevuto comunicazioni false e fuorvianti e non sono stati assistiti adeguatamente dal personale di bordo.

La nave dopo l’impatto con lo scoglio è riuscita a portarsi sotto costa, fino ad andarsi a incagliare vicino all’ingresso del porto del Giglio. Con questa manovra il comandante ha probabilmente salvato la vita a tantissime persone. Tuttavia dopo aver lanciato il segnale dell’abbandono nave, il comandante e i suoi ufficiali si sono resi colpevoli di un grave reato, non sono rimasti a bordo per coordinare il salvataggio dei passeggeri, ma si sono calati in mare su una scialuppa.
 


La catastrofe totale è stata evitata, ma il naufragio è finito con la morte di trenta passeggeri e di due dispersi.

Anche l’Italia nel 2011 ha fatto naufragio e rischiato la catastrofe quando ha dovuto fronteggiare la tempesta finanziaria che ha messo in luce la debolezza di un paese dotato di una buona economia e di grandi risorse umane, ma non supportato da un sistema istituzionale e politico adeguato alle sfide del mondo globalizzato. IL governo e la classe politica italiana hanno dimostrato tutta la loro pochezza, il capo dell’esecutivo in carica ha dichiarato che non c’era crisi e che il sistema era solido e sotto controllo. Bugie agli italiani, ma non di fronte all’Europa che l’ha ridicolizzato. Il cavaliere, ha dovuto abbandonare il ponte di comando assieme ai suoi ministri, non era in grado di gestire la situazione.

IL paese come la Costa Concordia si è incagliato e si è bloccato. Come per la nave sono gravissimi i danni in termini economici e sociali. Ci sono state anche delle vittime: imprenditori e lavoratori portati alla disperazione che si sono suicidati.

Lo stato della nave dopo le prime operazioni di recupero può essere preso a simbolo delle condizioni in cui si trova il paese.


 Come la nave, il paese deve essere raddrizzato, ha bisogno di un “parbuckling” e la stazza è enorme. Il debito pubblico ammonta a ca. 2000 miliardi di euro, il pagamento degli interessi è di 80 miliardi l’anno.

L’Italia deve portare a termine un salvataggio che è possibile solo con il concorso di tutte le istituzioni e di tutti i cittadini. Alla guida del cantiere Italia va posto un governo composto di persone capaci e qualificate. Non c’è più spazio per gli interessi dei partiti e delle corporazioni, delle false promesse, delle chiacchiere e delle sceneggiate.  

Tutto sarebbe comunque di breve  durata e inefficace se non si realizza un "parbucking" ancora più urgente e importante: quello di raddrizzare la coscienza morale praticata nel costume del paese. Senza di essa le leggi non sono applicabili, il lavoro, gli sforzi e le buone intenzioni si frantumano contro il muro dell'inciviltà, dell'ignoranza e della disonestà.
  

Sandro