Sunday, June 7, 2020

SVIZZERA: 50 ANNI DALL'INIZIATIVA SCHWARZENBACH CONTRO L'INFORESTIERIMENTO

L’iniziativa popolare „contro l'inforestierimento“ del 1970, conosciuta anche come „iniziativa Schwarzenbach“, richiedeva come elemento centrale per ogni Cantone la riduzione degli stranieri al 10% dei cittadini svizzeri. Faceva eccezione Ginevra con una quota del 25%.

Secondo i calcoli del Consiglio federale, se l’iniziativa fosse stata accolta dal popolo svizzero e dalla maggioranza dei Cantoni, almeno 310.000 stranieri avrebbero dovuto lasciare la Svizzera entro quattro anni. La quota a carico degli italiani sarebbe stata preponderante.

Votazione
La votazione è considerata una delle più importanti del dopoguerra svizzero. La partecipazione al voto fu molto elevata 74,7% (1.226.658) degli aventi diritto al voto. Il numero dei “SI” notevole 46% (557.517). Il numero dei “NO” (654.884). 15 Cantoni respinsero l’iniziativa, in partico­lare i cantoni Ticino e Neuchâtel (solo 36% e 39% a favore). A favore dell’iniziativa votarono il Cantone di Berna ed i Cantoni di Friburgo, Lucerna, Nidvaldo e Obvaldo, Soletta, Svitto e Uri.
L’iniziativa venne respinta dal 54% dei votanti (allora solo uomini, perché le donne non avevano ancora ottenuto il diritto di voto a livello federale), con uno scarto di meno di 100.000 voti rispetto a quanti l’approvarono.
Nel cantone di Zurigo l'iniziativa fu respinta con una partecipazione al voto dell‘ 80%. La percentuale dei “NO” del 56%, quella dei “SI” del 44%. La maggior parte dei “SI” venne espresso dai lavoratori delle zone industriali. A Winterthur l’iniziativa venne accettata con una percentuale di “SI” del 50.26%.

La reazione degli stranieri
In gran parte degli stranieri l’esito della votazione lasciò molta tristezza per la proporzione elevata dei voti favorevoli. Molti emigrati ricordano ancora come all'interno delle fabbriche l’atmosfera fosse im­provvisamente cambiata: la probabilità che ogni due colleghi di lavoro svizzeri uno avesse votato a favore dell’iniziativa Schwarzenbach e dunque contro gli stranieri era facilmente desumibile dall'esito della votazione.

Italiani di Zurigo
Si riporta il ricordo, lo stato d’animo di alcuni italiani di Zurigo. Prima della votazione, l’insicurezza e l’amarezza per non sentirsi accettati ed apprezzati. Dopo il risultato, la gioia di non dovere essere espulsi e poter rimanere a lavorare in Svizzera.

Antonio D. In quegli anni si percepiva una sensazione di rifiuto da parte della società locale. L'iniziativa Schwar­zenbach del 1970 mi aveva molto preoccupato e rattristato. Il 7 giugno l’iniziativa venne rigettata dal popolo svizzero, ma molti l’approvarono.

Sandro B. Con l’iniziativa, gli immigrati italiani si resero conto di quanta poca considerazione godessero in molti strati della popolazione svizzera. Molti Svizzeri rigettarono l’iniziativa per opportunismo, convenienza e per paura delle conseguenze negative in campo sociale e soprattutto economico.

Laura C. Per me, come per molti altri immigrati, il sogno di avere un buon lavoro e poter vivere in un Paese civile stava per finire, il futuro appariva drammatico.

Giolivo B. Mi ricordo benissimo quei giorni, sia sul posto di lavoro, sia in privato, a contatto con i colleghi e gli amici svizzeri, automaticamente pensavi: voterà PRO oppure CONTRO l‘iniziativa? La situazione per noi emigranti era molto triste. La domenica delle votazioni, io e mia moglie eravamo andati in Germania assieme ad un nostro carissimo amico svizzero. Al ritorno in auto verso Zurigo, la radio svizzera tedesca comunicò i risultati, il nostro amico trovata una piazzola si fermò, ci abbraccio gridando: non dovete lasciare la Svizzera evviva! L'iniziativa Schwarzenbach è fallita.

La vittoria del “NO” permise alla Svizzera di salvare la sua immagine all’estero come Nazione rispettosa dei principi umanitari. Ma all’interno della Svizzera i lavoratori stranieri, per la maggior parte italiani, non avevano una vita facile. La grande emigrazione italiana in Svizzera era iniziata nel secondo dopoguerra ed aveva raggiunto il suo apice nel 1975 con la presenza di 573.085 unità (2/3 della popolazione straniera). Grande è stato il contributo di lavoro degli italiani al progresso economico della Svizzera. Altrettanto grandi sono state le difficoltà e le ingiustizie a cui sono stati sottoposti gli emigrati per decenni (condizioni di lavoro du­rissime, sfruttamento, discriminazione, xenofobia).

Ma il tempo e la storia spesso fanno giustizia, a partire dalla fine degli anni 80, la maggior parte della popolazione svizzera e le autorità cantonali e federali hanno riconosciuto, in pieno, il contributo economico e culturale fornito dalla presenza degli italiani nel loro paese.

Sandro
07.06.2020

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