Monday, May 30, 2011

Il Giro d’Italia 2011, nel 150esimo dell’Unità


Il Giro del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia si è concluso domenica 29 maggio 2011 a Milano con la vittoria di un campione, lo spagnolo Alberto Contador. Al secondo e terzo posto gli italiani Scarponi e Nibali. È stato un Giro d’Italia molto bello, degno dell’anniversario. Una festa dello sport dalla Sicilia alle Alpi, che ha saputo tappa dopo tappa, unire ed emozionare tanti italiani. Lo scenario del Giro, ripreso con le telecamere, ha fatto vedere quanto è bella l’Italia. Le ruote delle biciclette da corsa hanno percorso la penisola e tracciato sulle sue strade un’unica linea, simbolo dell’Unità del paese.

Ancora una volta il ciclismo ha fatto breccia nel cuore della gente, ha creato forti emozioni, ha polarizzato l’attenzione e risvegliato nelle persone la passione per uno sport che come nessun altro è riflesso della vita. I ciclisti sono partiti sapendo di dover pedalare per 3496 km, affrontare sette tappe di montagna, buttarsi giù a 70 Km/h su discese pericolose, soffrire, combattere e sperare. Non c’è spazio per la paura, per arrivare al traguardo serve forza, coraggio ed anche un po’ di fortuna. In un contesto cosi difficile la vittoria per il corridore è esaltante.

Il Giro d’Italia 2011 ha vissuto tanti episodi, tanti giorni belli, ma il 9 maggio è stato funestato da una tragedia. Nella tappa Reggio Emilia Rapallo, il ciclista belga Wouter Weylandt classe 1984 scendendo dal passo del Bocco ha perso il controllo della bicicletta, e dopo un volo pauroso è morto battendo la testa sull’asfalto. Il giorno dopo, in una tappa commemorativa, la squadra Leopard di Weylandt ha tagliato tutta assieme la linea del traguardo, subito dopo si è ritirata dal Giro.

La 19esima tappa da Bergamo a Macugnana, settima tappa con arrivo in salita, va ricordata per l’emozione suscitata dalla vittoria del “gregario” di 34 anni Paolo Tiralongo che da professionista non aveva mai vinto una corsa. La tappa era stata accompagnata da una pioggia torrenziale, a 13 km dal traguardo Paolo Tiralongo ha cercato lo strappo per vincere, solo Rodriguez tentava di riprenderlo. La corsa in testa di Tiralongo si è protratta fino a pochi Km dal traguardo, a quel punto Contador maglia rosa si è reso conto che il suo amico sarebbe stato raggiunto; allora è scattato, ha raggiunto Tiralongo, ha tirato per gli ultimi 500m, l’ha incitato e l’ha fatto vincere. Un gesto, quello di Contador di grande riconoscenza nei confronti del suo ex gregario ed amico. All’arrivo Contador si è cosi espresso: “Paolo ha fatto un grande lavoro per me lo scorso anno, per permettermi di vincere il Tour. È stato insostituibile e sono molto contento per lui”. Il trionfo per Tiralongo non poteva essere piu bello perché siglato dalla riconoscenza e dall’amicizia.

Agli organizzatori del Giro d’Italia 2011, a tutti quelli che hanno aiutato ad organizzare l’evento, alle squadre ed ai corridori va il rispetto e la stima di tutti gli italiani che amano il ciclismo. Questo anno in particolare, il grazie di chi ha seguito il Giro ed ha trovato in questo evento sportivo lo spazio per festeggiare con serenità i 150 anni dell’Italia. Molti hanno provato la contentezza d’essere italiani (“sono contento d’essere italiano” così affermava Enzo Biagi, un grande giornalista). Di questi tempi, non è poco!

Nella foto: Tiralongo taglia per primo il traguardo di Macugnana seguito da Contador.

Sandro

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