Wednesday, February 1, 2012

La Germania e la salvezza dell'Euro

Nella storia dei secoli scorsi la Germania ha avuto un ruolo determinante ed un destino particolare. Nel XX secolo la sua politica espansionistica e la sua potenza militare l'hanno portata ad essere il fuoco della distruzione in Europa. All'inizio del XXI secolo la sua stabilità politica e la sua forte economia l'hanno portata a svolgere un ruolo centrale in Europa.

Tuttavia, ancora oggi dopo 70 anni, sulla coscienza collettiva dei tedeschi pesa il ruolo nefasto avuto dalla Germania nella seconda guerra mondiale. In Europa il ricordo delle barbarie, delle distruzioni, delle perdite di vite umane, dell'Olocausto non sono dimenticati. Ci sono ancora tante persone che quegli anni li hanno vissuti e ne sono testimoni.

Personalmente ho vissuto da ragazzo l'occupazione tedesca a Roma nel 1943, gli anni delle deportazioni degli Ebrei dal Ghetto, la strage di 335 civili alle Fosse Ardeatine, i rastrellamenti e le deportazioni. La guerra ha colpito anche la mia famiglia e segnato per sempre la nostra vita.

Nel 1945 alla fine della guerra la Germania era vinta e distrutta, la sua popolazione decimata e disperata. La Germania è potuta rinascere dalla catastrofe per merito della volontà e della capacità del suo popolo e per gli aiuti forniti dagli USA e dai suoi alleati europei. Se la Germania avesse dovuto risarcire tutti i danni di guerra e ripagare tutti i debiti contratti, la Germania di oggi non esisterebbe.

Con il trattato di Londra del 27 febbraio 1953, firmato da 60 stati (tra cui Italia, Spagna e Grecia) il debito estero della Germania fu dimezzato. Con il patto furono gettate le basi per il futuro successo della nazione che è divenuta la piu grande potenza economica europea dei nostri giorni.

Nel 2011 la crisi economica e finanziaria partita dagli USA ha provocato una recessione globale che ha investito l'Europa come un Tsunami. La debolezza strutturale della zona euro si è manifestata in modo drammatico. Nel 2011 le nazioni più indebitate come Grecia, Italia e Spagna si sono trovate nella situazione di dover rifinanziare i loro debiti pagando interessi altissimi. Oggi queste nazioni corrono il pericolo di bancarotta. Il futuro dell'Europa e della zona euro rischia il collasso.

Nel 2012 la Germania, nazione guida forte della sua potenza economica, è chiamata a svolgere un ruolo determinante per far uscire l’Europa dalla crisi. Salvare l'unione europea e la zona euro, anche a prezzo di grandi sacrifici, sarebbe per la Germania un grande motivo di orgoglio e di riscatto.

Riporto in merito, quanto detto da Helmut Schmidt, cancelliere tedesco dal 1974 al 1982, in un discorso tenuto a dicembre 2011al congresso del suo partito.

« La nostra posizione geopolitica centrale in Europa, il nostro ruolo sfortunato e nefasto negli avvenimenti della storia europea fino alla metà del 20. secolo e la nostra attuale potenza produttiva ed economica; tutto questo richiede da ogni governo tedesco un notevole grado di sensibilità e comprensione nei riguardi dei nostri partner europei.

La nostra disponibilità all’aiuto è inderogabile.

L’opera di ricostruzione della Germania ed i grandi risultati ottenuti negli ultimi sessanta anni non sono un merito da accreditare alle sole nostre forze. Questi obiettivi non sarebbero mai stati raggiunti senza l’aiuto delle potenze vincitrici, senza la nostra integrazione in Europa ed al Patto Atlantico, senza l’aiuto delle nazioni a noi vicine, senza il radicale rinnovamento politico e sociale avvenuto ad est dell’Europa centrale e senza la fine della dittatura comunista. Noi tedeschi abbiamo motivo di gratitudine e nello stesso tempo abbiamo il dovere di onorare la solidarietà che abbiamo ricevuto contraccambiandola con la nostra ».

Helmut Schmidt nel suo discorso indica le riforme necessarie per superare la crisi:

« Un Fondo salva-stati. Un limite massimo per l’indebitamento ed il relativo controllo. Una politica economica e fiscale coordinata a livello europeo. Un pacchetto di riforme a livello nazionale nel campo sociale, fiscale e mercato del lavoro; il tutto accompagnato dal controllo delle spese ».

e conclude così il suo discorso:

« …fatalmente un indebitamento collettivo della zona euro sarà inevitabile. Noi tedeschi siamo chiamati ad abbandonare il nostro egoismo nazionale ».

Purtroppo la saggezza che traspare dal discorso di Helmut Schmidt non trova riscontro nella politica dell'attuale governo tedesco.

Con questi argomenti, ci auguriamo che la Germania e gli altri stati membri dell'Unione Europea sappiano trovare la via per salvare un grande progetto e che dall'attuale crisi esca un Europa ancora più unita e forte di prima.

Sandro

02-02-2012

P.S. Questo Post è stato pubblicato da ColosseoNews in lingua tedesca con il titolo «Deutschland und die Euro-Rettung».


1 comment:

  1. Bravo Sandro, mi sono andato a leggere su wikipedia qualche dettaglio dell'accordo di cui mi hai parlato.

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