Monday, February 21, 2011

Primo Principio dell'essere


La teologia moderna riconosce l’esistenza di un unico Principio Ordinatore immanente a questo mondo. Il Principio Ordinatore agisce nell’ambito dello spazio e del tempo, ha le sue leggi ed una sua logica intrinseca che opera ed agisce nel mondo, esso determina il contesto in cui l’uomo vive ed è la causa di tutti i fenomeni a cui l’uomo è assoggettato.

Il concetto del Principio Ordinatore è accettato poiché la nostra ragione opera entro i limiti di ciò che all’uomo è dato di conoscere, ma il passo successivo è più arduo. Vito Mancuso nel libro “L’anima ed il suo destino” scrive:

“Questione più difficile è comprendere se al di sopra del Principio Ordinatore impersonale, immanente al mondo vi sia un Principio dotato di personalità, oppure non vi sia nulla”.

Il Principio trascendente di tipo personale è la personalità divina. Non ci sono argomenti universalmente validi per comprendere la natura del Primo Principio dell’essere. La ragione opera al di fuori dei limiti di ciò che gli uomini possono conoscere.

Oltre i limiti della ragione, l’uomo, per trovare risposte al mistero ed al fine ultimo della sua vita, ricorre alla religione ed alla fede. Il cristianesimo professa l’incarnazione del Logos, Vito Mancuso nel libro “L’anima ed il suo destino” scrive:

“Il cuore della religione cristiana è l’idea che il Principio Ordinatore del mondo (il Logos) rimanda a un Principio Personale (Il Dio trinitario). La mia religione cristiana dice che il Logos impersonale immanente al mondo si è manifestato come persona, perché c’è stato un uomo, Gesù di Nazaret, che l’ha perfettamente riprodotto in se stesso, ha perfettamente attuato in sé e fuori di sé la logica dell’armonia cosmica, la relazione ordinata, che nel suo vertice si chiama amore.”

Il Logos si è incarnato nell’uomo Gesù il quale ha portato al mondo il suo messaggio, che è il bene, la dimensione spirituale volta al bene. Il significato metafisico universale contenuto nell’evento storico di Gesù è che Dio è la fonte del Principio Ordinatore del mondo, e che Dio il Principio Personale (Il Dio trinitario) è amore.

Essere cristiani significa creare il legame e la relazione con il Principio Personale (Il Dio trinitario) che nella sua essenza è amore.

A sostegno di queste mie riflessioni, riporto quanto scritto da una persona che con la sua fede testimonia l’adesione all’essenza del messaggio di Gesù, la nostra amica Antonella:

“Il Dio personale: Uno e Trino c'è, eccome! E' l'Amore che sento dentro di me e che mi spinge ad ogni nuova alba a riaprimi alla vita, alle persone, a cancellare il male ricevuto, a perdonare il prossimo e me stessa per i fallimenti, a ricominciare daccapo e lasciar ricominciare, a sentire dentro il dolore di ogni persona, a fare mia la gioia di chi gioisce anche quando dentro sentirei soltanto morte. Il Dio personale vive in tutto questo, è più che mai vivo, dimora e si manifesta in tutte le parti della mia anima: quella che vive nella mente, il pensiero; quella che vive nel cuore, nei sentimenti e che fiorisce e soffre negli affetti; quella che vive nelle viscere, che sente prima ancora di poterle scegliere, le emozioni, quella dove vive per sempre il bambino che è in ognuno di noi: la quarta parte, quella spirituale, quella che ogni istante viene salvata dagli abissi e vive già radicata in alto, nelle "dimore altissime", carezzata e portata in braccio da Dio sul Suo Cuore. Questo Dio personale, uno e tre c'è. Ma ha scelto, per rispetto e per vero amore alla nostra scelta di libertà, di deporre la sua onnipotenza sull'uscio del mondo degli uomini, lasciando a noi di vivere la realtà secondo il Principio Ordinatore”. ………….
“Dio è l'Amore e sta dentro tutto l'amore che sentiamo, patiamo, esultiamo, accogliamo e doniamo. Il resto è la nostra ombra, il nostro buio che cerca la luce e soltanto quando accetterà di aprirsi e lasciarsene inondare, potrà cambiare la faccia del mondo. Accogliere questo Amore significa che noi lo viviamo minuto per minuto, cercando come irradiarlo da ogni frammento, ramo e raggio della nostra umanità e del nostro corpo”.


Sandro

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