Tuesday, August 2, 2016

COSMOVISIONI (Fides 1)

Questo articolo tratta le cosmovisioni che riguardano l’interpretazione del mondo da parte di diverse correnti di pensiero del presente e del passato. Anarchia, monarchia, democrazia, evoluzione sono i modelli di riferimento per l’interpretazione e la guida del sistema mondo.
 
Visione del mondo “Weltanschaung”
Le principali cosmovisioni sono raggruppabili in tre prospettive, per designare le quali si prende in prestito la terminologia politica: anarchia, monarchia, democrazia.
Anarchia
L’anarchia è la cosmovisione dominante tra le élite culturali. Essa interpreta il mondo come generato dal caso e mandato avanti dalla necessità naturale che l’avvince come una catena, ponendo però il fattore decisivo non nella necessità della legge naturale, ma nell’aleatorietà del caso che l’ha generata. Il mondo non è quindi un cosmo, una compagine ordinata, meno che mai è dotato di un qualunque fine; in esso non c’è nessun scopo, nessun senso, nessun principio, se non un’enorme quantità di energia che genera e degenera il tutto, sempre e solo all’insegna dell’unica legge della selezione naturale, la logica fredda che governa la natura in ogni sua manifestazione, comprese le galassie, con l’unica mira della propagazione di sé, una logica efficacemente definita del “gene egoista”. (PP.111)
Monarchia
La monarchia è la cosmovisione che dominava nel passato, per quanto anche ai nostri giorni vi siano dei suoi sostenitori. Essa interpreta il mondo all’insegna dell’ordine, ritenendo che il mondo si muova seguendo precise e determinate leggi fisiche che sono il prodotto di forze tra loro finemente sintonizzate, di modo che non c’è nulla di casuale ma tutto procede secondo una precisa necessità, anzitutto fisica. In questa prospettiva Einstein era solito affermare God doesn’t play dice (Dio non gioca ai dadi). C’è una necessitas alla guida di tutto, che per Einstein corrisponde alle leggi impersonali della fisica. […] Per i monoteismi tale forza alla guida del cosmo è Dio unico e personale, il quale vede, prevede e provvede, e il cui disegno inevitabilmente si compie. (PP.112)
Democrazia
Nell’ambito del pensiero, oltre alle visioni del mondo come anarchia e come monarchia si ipotizza una terza possibilità, quella di pensare il mondo in prospettiva evolutiva, come democrazia.
Secondo la visione democratica del cosmo, nella natura è all’opera un governo, ma un governo il cui esercizio è possibile solo attraverso il consenso e sempre mediando tra le spinte contrapposte di caos e logos, pòlemos e armonia. Dal punto di vista teologico ciò significa che la creazione divina istituisce un processo che non è pensabile come dominio assoluto che procede in modo unidirezionale dall’alto verso il basso. La creazione divina è da intendersi come passaggio da uno stato privo di vita e libertà ad un mondo che contiene vita e libertà. Configurabile come una democrazia basata sul consenso e sulla fiducia (che in teologia si chiama Fede). (PP.115)
Il volere del singolo
La teologia del passato pensava il mondo all’insegna degli ideali politici del passato, basati sul governo di uno e sull’obbedienza di tutti gli altri. Basta leggere alcuni passi della Bibbia per vedere che la mente degli uomini di allora pensavano Dio come un monarca assoluto. Oggi l’evoluzione culturale ed i sistemi politici basati sul consenso e sulla negoziazione ci fa avvicinare maggiormente alla logica con cui Dio guida il mondo, il quale non è all’insegna della dittatura ma della democrazia. Senza il volere del singolo infatti Dio non governa sulla vita di nessuno; se uno non gli dice di sì, Dio non entra nella sua esistenza, è solo tramite il sì della coscienza personale che la presenza divina diventa attiva ed efficace. Si legge in Apocalisse 3,20: «Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui ed egli con me». (PP.116)
 
Riferimenti:
Questo articolo è il n.1 della serie “Fides” che partendo dalla teologia di Vito Mancuso cerca di arrivare ad una visione di fede. Di aiuto a questo mio lavoro sono stati anche i libri di Hans Küng e di Vittorio Messori.

“Il Principio Passione” di Vito Mancuso    - Garzanti Editore 2013
(PP.x) = Principio Passione. Pagina

A cura di:
Sandro B.
01.08.2016

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