Monday, September 5, 2016

IL CAMMINO MORALE E SPIRITUALE DELL'ESSERE (Fides 8)

Questo articolo tratta del nostro io, dell’essere quale energia vitale, che tramite la fede da un senso alla propria vita ed arriva allo spirito, un livello superiore dell’essere orientato al bene. Partendo da questa dimensione ci si avvicina al Divino e la Realtà primaria (da molti chiamata Dio) diviene accessibile.

L’io, la vita, l’essere, l’energia vitale
Noi non siamo mai stati altri IO e non saremo mai altri IO. La nostra singolarità è assoluta. (AD.84)

La risoluzione dell’enigma della vita nello spazio e nel tempo è fuori dallo spazio e dal tempo.
“Die Lösung des Rätsels des Lebens in Raum und Zeit liegt ausserhalb von Raum und Zeit” (“La risoluzione dell’enigma della vita nello spazio e nel tempo è fuori dello spazio e del tempo”) (ID.74)

L’essere creato da Dio è un intreccio originario di logos e di caos. La creazione genera non un essere perfetto ma un essere imperfetto, non compiuto ma incompiuto, e perciò destinato a modellarsi lentamente e faticosamente lungo il cammino cosmico. (PP.379)

Una visione dell’essere come energia, come lavoro, come rete di relazioni, da cui emergono livelli sempre più organizzati dell’essere, il più alto dei quali è chiamato “spirito”. Questa visione è chiamata “Emergentismo”. (ID.420)

L’energia vitale nell’essere umano ha rispetto agli animali ed alle piante un “surplus” che gli permette di raggiungere la libertà in quanto autodeterminazione. Questa energia libera particolare dell’uomo si identifica con il termine “anima spirituale”. (ID.421)

L’energia vitale non viene dalla conoscenza oggettiva, che al contrario può bloccare l’azione schiacciandola dalla sue antinomie; l’energia vitale è il sentimento, da una dimensione al di là della ragione. (ID.148)

Il sentimento è la forza costruttiva della vita, la fonte dell’energia vitale, la spinta per costruire per andare avanti. (ID.144)

Noi siamo passione. È il nostro essere passione che può essere sia distruttivo che costruttivo, tutto dipende da come siamo in grado d’incanalare questa forza passione che ci costituisce e che ci domina. Una cosa sola è sicura: se si spegne la passione si spegne la vita. (PP.190)

L’energia vitale viene forse data in prestito ad ognuno di noi? Alla fine dobbiamo restituirla!

L’essenza umana consiste nella relazione che si prende cura, che il centro più intimo di noi stessi è definibile come relazioni, legami, rapporti amorevoli. Che cosa vuole ciascuno di noi se non attenzione amorevole da parte degli altri? E che cosa dare agli altri se non la medesima attenzione amorevole desiderata per noi? (ID.401)

Kant aveva qualificato l’interiorità umana come “legno storto” (krummen Holz). Eppure Kant rintraccia nell’essere umano anche un'altra cosa: una disposizione morale originaria, vede la capacità di fare il bene per il bene, l’amore per legge morale, l’ideale, la giustizia. L’uomo è un legno storto, ma talora (Wunder!) sa camminare diritto (völlig Gerades). Vedendo i due poli della realtà (uomo corrotto alla radice e insieme capace di vero bene) Kant coglie l’antinomia che definisce l’essere umano e si pone la domanda su che cosa sia in grado di elevarlo al di sopra dell’egoismo naturale. (ID.416)

Kant parla di un “germe del bene” (Keim des Guten), “Eine gottliche Abkunft”, un’origine divina. Dal paradosso che costituisce l’essere umano, legno storto che può produrre qualcosa di perfettamente diritto, per Kant si esce solo postulando un’altra dimensione dell’essere, da lui chiamata “origine divina” alla quale l’uomo partecipa mediante la purezza morale. L’etica, colta nella sua purezza fonda la vera religione. (ID.417)

Corpo, Anima
anima [lat. anĭma, come anĭmus, dal gr. ánemos "soffio, vento"]. [principio vitale dell'uomo di cui costituisce la parte immateriale e, quindi, distinto dal corpo] ≈ animo, coscienza, mente, pensiero, psiche, spirito. (Treccani / Vocabolario)

Corpo e anima sono la medesima realtà perché l’essere è unitario. (AD.222)

Il corpo di carne è una peculiare configurazione spazio-temporale dell’energia che ci costituisce. (AD.226)

L’anima è ciò che forma il corpo, è il principio ordinatore del corpo. (AD.69)

L’anima è energia allo stato libero. (AD.97)

L’anima è il surplus di energia (il quantum) che l’essere umano possiede rispetto ad una semplice configurazione materiale. (AD.305)

L’anima è la nostra gioia, la nostra pena, la nostra nobiltà e il nostro più grande problema (AD.305)
Anima = libertà, noi siamo più del mondo, noi siamo liberi. (AD.52)

Con anima s’intende l’ordine assunto dall’energia che ci costituisce. (AD.106)

L’anima è sempre investita dalla luce di Dio, o meglio questa dimora in lei per natura. (AD.68)

La fede
féde [lat. fĭdes].  Credenza piena e fiduciosa che procede da intima convinzione o si fonda sull’autorità altrui più che su prove positive: avere fiducia in Dio, nella Provvidenza, nei valori umani, nella democrazia. (Treccani / Vocabolario)

La fede è al servizio della vita, non viceversa. (ID.58)

L’organo privilegiato della fede è il sentimento. Ha scritto Pascal: “il cuore, e non la ragione, sente Dio”. (ID.143)

La mia fede è nel senso della vita come amore e nel primato del bene e della giustizia. (ID.248)

Ognuno ha bisogno di un’identità, intendendo con essa il punto d’appoggio della vita, quello stesso punto che Archimede cercava per sollevare il mondo quando scoprì il principio della leva. L’atto di fede si può tradurre fisicamente come la posizione di un punto fermo per sollevare l’unico pezzo di mondo che noi possiamo effettivamente sollevare, cioè noi stessi, e così divenire partecipi di una vita diversa, migliore, celeste, divina. Questa è la missione della vita, siamo qui per questo, per sollevare noi stessi alla vita buona, bella, giusta (gli antichi greci avrebbero detto a questo punto divina). (ID.443)

La fede con cui si crede è l’affidamento che il soggetto liberamente fa a qualcosa che non si può verificare, qualcosa di cui non ha alcuna certezza e che tuttavia sente che riempie la propria vita, che dà slancio, che dà prospettiva all’esistenza, e che se non ci fosse la vita apparirebbe come un salto nel vuoto, un’assurdità. Io ho questa fede, credo nell’esistenza di Dio e credo nell’esistenza della vita eterna. (da un’intervista di Vito Mancuso alla Rivista dicembre 2014)

Lo Spirito
spirito [dal lat. spiritus -us "soffio, respiro, spirito vitale"].  [principio di vita religiosa, morale, intellettuale di cui l'uomo è in vari modi e in varia misura partecipe e per il quale si eleva sul mondo materiale: i valori dello s.] ≈ ‖ anima, animo, intelletto, mente. (Treccani / Vocabolario)

Lo spirito è la punta dell’anima. (AD.x)

 “Il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, mitezza, fedeltà, dominio di se” … “contro queste cose non c’è legge” (San Paolo)

L’esperienza spirituale ha più valore della dottrina, il primato non è della dogmatica ma della spiritualità, i veri maestri della fede non sono i custodi dell’ortodossia dottrinale ma i santi e i giusti. (ID.441)

L’uomo che raggiunge la dimensione dello spirito-libertà, può infrangere la struttura che l’ha generato e che lo mantiene in vita nel bene e nel male, può andare al di là del semplice ordine naturale aumentando il disordine (peccato, crimine) oppure aumentando l’ordine e l’armonia (solidarietà, carità). L’uomo si scopre quindi figlio di un’altra dimensione, per designare la quale si rimanda al “cielo” come fanno le grandi tradizioni spirituali. Questa dimensione attinta dall’uomo al di là di sé, e insieme dentro di sé, è il fenomeno per designare il quale si è giunti a parlare di spirito, o, che è lo stesso, del divino. (ID.422)

Cuore è il termine che esprime al meglio la totale dedicazione di se da parte dell’uomo alla dimensione dello spirito. È il cuore l’organo spirituale per eccellenza. (AD.65)

Livello superiore dell’essere. Lo spirito, definibile come la vita dell’energia a prescindere dalla materia e quindi in grado di sussistere anche dopo la dissoluzione della materia del nostro corpo. (AD.53)

Le grandi spiritualità e le filosofie classiche hanno sempre conosciuto l’esistenza della particolare e raffinatissima forma d’energia che è lo spirito (PP.186)

Il più grande lavoro che ogni uomo è chiamato a fare consiste nell’orientamento del suo spirito verso il bene. (AD.x)

Per i greci dire spirito equivale a dire Dio, l’uomo perfetto è l’uomo spirituale. (AD.x)

Il Divino
divino agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»].  Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza divina; la divina provvidenza. Con significato più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio. (Treccani / Vocabolario)

Dice Plotino “la virtù, generandosi nell’anima insieme alla saggezza, è rivelatrice di Dio”. Per i grandi uomini spirituali di tutti i tempi, è la virtù, che appare nell’uomo come se venisse dall’esterno, a generare la retta esperienza del divino. La Conversione, l’illuminazione. (ID.417)

Il divino nella sua sacralità può essere vissuto come fascinaus. Il sacro in questa prospettiva è esperito come sentimento di beatitudine e di salvezza per la benignità della divinità di cui si avverte la clemenza, l’amore, la misericordia. (ID.57)

L’anima perfettamente ordinata e disciplinata (anima santa) entra nello Spirito Santo, è Spirito Santo. Essendo la santità dimensione propria di Dio quest’anima è divinizzata (AD.102)





Riferimenti:
Questo articolo è il n. 8 della serie “Fides” che partendo dalla teologia di Vito Mancuso cerca di arrivare ad una visione di fede. Di aiuto a questo mio lavoro sono stati anche i libri di Hans Küng e di Vittorio Messori.

“L’Anima e il suo Destino” di Vito Mancuso - Raffaello Cortina Editore 2007
(AD.x) = Anima e il suo Destino. Pagina

“Il Principio Passione” di Vito Mancuso    - Garzanti Editore 2013
(PP.x) = Principio Passione. Pagina

“Io e Dio” di Vito Mancuso – Garzanti 2011
(ID.x) = Io e Dio. Pagina

A cura di:
Sandro B.
05.09.2016

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